Abbiamo aperto le nostre porte da qualche settimana, ed è già aria di festa, soprattutto a tavola! Quest’anno finalmente dopo gli ultimi due di pandemia, possiamo festeggiare la Pasqua insieme.
Ma prima esploriamo un po’ le nostre amate tradizioni toscane. Ecco cosa si mangia a Pasqua, facciamo il giro della Toscana in 5 portate.
È una torta salata tipica del sud-est della regione, un impasto lievitato con aggiunta di formaggio, solitamente pecorino stagionato o parmigiano. Tradizionalmente si mangia a colazione insieme alle uova sode benedette e al capocollo di maiale stagionato.
Originaria del centro Toscana, è un brodo di gallina arricchito con verdure e spezie tipo chiodi di garofano e anice stellato. Solitamente viene mangiato con la carne stracciata della gallina stessa con la stracciatella di uovo (trovate la ricetta qui).
Tipico della Maremma amiatina. L’agnello viene cotto in piccoli pezzi all’interno di una salsa al pomodoro molto ricca e saporita. Necessita di una cottura lenta e a fuoco dolce, rendendo così la carne dell’agnello tenera e il sugo ricco dei suoi sapori. Viene servito su crostone di pane abbrustolito.
È un impasto di pane dolce con uvetta e rosmarino originario di Firenze. La simbologia del pan di ramerino risale all’epoca rinascimentale, dove il rosmarino aveva la capacità di scacciare gli spiriti maligni, mentre il grano e l’uva rappresentavano la vita e la comunione. La tipica incisione a croce oltre a favorire la lievitazione richiamava al principale simbolo della cristianità.
Originaria del senese, si chiama così non per la sua forma, ma perché quando è stata inventata in periodo pasquale, le massaie dell’epoca “schiacciavano” molte uova per farla e ancora oggi se ne utilizzano tante in rapporto alla farina utilizzata. È un impasto molto semplice ma appunto molto ricco e speziato grazie all’utilizzo dell’anice e del liquore Maraschino.
Come sempre, ricette semplici, ma ricche di sapore! Ecco la nostra pasqua toscana in 5 portate.
Quest’anno a Borgo Scopeto Wine & Country Relais il nostro Chef Pietro Fortunati ha studiato un menù che prende spunto da questi piatti della tradizione toscana. Se siete curiosi di assaggiarli venite a trascorrere la Pasqua insieme a noi!